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L’esperienza pittorica di Andrea Carli si sviluppa in tarda età dopo aver egregiamente rappresentato le sue capacità artistiche di letterato attraverso la composizione di poesie, racconti e romanzi.

Lo stile pittorico si canalizza da subito con propensione per l’arte contemporanea. Le sue realizzazioni sono classificabili in una fase Espressionista, una fase Figurativa una di Astrattismo Informale.

L’esistenzialismo permea comunque tutte le sue tele. L’esperienza da giovane vissuta nei campi di concentramento nazisti come militare italiano dove il riconoscimento dello status di prigioniero veniva costantemente calpestato e umiliato, lo aveva ormai segnato per sempre.

Evidentemente la scrittura non aveva mai appagato completamente il suo desiderio di testimoniare su quei tragici eventi.

Nasce dunque un forte impulso a ripercorrere il vissuto attraverso la pittura seguendo e studiando vari stili ed esperienze artistiche.

Si dedica con passione intensa alla pittura sfoderando in pochi anni una grande produzione di tele: olio, acquerello, carboncino.

Lo stile di Andrea Carli si incentra dapprima sull’Espressionismo dove i colori e le forme prendono spazio con forti suggestioni in una realtà tanto deformata quanto vera. I colori, i veri protagonisti, impongono all’osservatore la rivisitazione di quella realtà diversa ma più autentica.

I soggetti spaziano da figure umane a scorci paesaggistici con tratti e pennellate forti.

I colori accesi della natura, sottolineati da tonalità pure, evocano atmosfere cariche di emozione. Barche, fiori, nature morte, duomi, persone si stagliano prepotentemente dal contesto assumendo attraverso il colore  vivacità e carattere.

Andrea Carli nella sua matura età di pittore amava molto la città sarda di Alghero dove trascorreva lunghi periodi. Immerso nei suoi pensieri, nei suoi colori, nei suoi sogni nei paesaggi marini, coglieva attraverso scorci di sole l’odore salmastro portato dal vento, il riflesso della sabbia rovente, coglieva appunto spazi di libertà.

Quella libertà se l’era proprio guadagnata, resistendo fino a sopravvivere a chi gliela voleva togliere per sempre.

Nei suoi quadri espressionisti si alternano vitalità e sofferenza.

Quadri con volti deformati di prigionieri di guerra, tra cui anche autoritratti, e quadri con forti colori sapientemente accostati, danno un’assonanza artistica.

Forti vibrazioni entusiastiche si alternano a manifestazioni di denuncia così come accade spesso tra gli Espressionisti più all’avanguardia come nei quadri “RAGAZZO CHE URLA” E “IL PRIGIONIERO”

Un’altra parte della sua produzione pittorica, si rivolge più autenticamente all’Astrattismo, partendo dal figurativo per giungere all’Astrattismo quasi puro per poi ritornare al figurativo.

Cerchi, simboli, incroci, colori si impattano nelle sue tele con maestria. L’Artista dimostra una profonda conoscenza della tecnica pittorica nella preparazione e stesura dei colori, ma soprattutto dimostra padronanza nell’uso di tratti pennellati come nei quadri “IL GIOCOLIERE”,”IL MAGO”,”CAMOMILLA”,”LA CHIROMANTE”, ” LA LIRA”

Andrea Carli continua nella sua ricerca di esperienze artistiche come nel quadro “MODELLA NEL VENTO” che trova le sue movenze in vortice di sfumature dinamiche.

Sfiora anche l’esperienza alla Picasso dove l’Artista scomponendo gli oggetti li osserva nelle loro infinite sfaccettature, laddove la prospettiva li vorrebbe nascondere, ma anche qui Andrea Carli mantiene la sua caratterizzante autonomia come nei quadri “ARLECCHINO”,”LA BALLERINA INCINTA”, “SPIA”.

Una grande prova di capacità tecnica è quella della fase “Action Painting” alla Pollock. Qui Andrea Carli si diverte nella sovrapposizione di colori sgocciolati su sfondi policromi. Usa sapientemente il dripping mostrando grande competenza come nel quadro “IL GRANDE NUDO IN FIAMME”. Qui il corpo prosperoso di una donna viene avvolto e mascherato da un’infinita colata di gocce.

L’apoteosi, comunque, Andrea Carli la raggiunge nelle sue ultime opere.

Ne “ L’IMPERO DEI SENSI” una geisha e il suo cane sono in  silenziosa contemplazione mentre il tramonto sul mare ammicca sullo sfondo.

Ne “LA SIRENA” una donna pensierosa si adagia su una rete ricoperta di fiori. Questi ultimi quadri mostrano tutta la sua maturità artistica con tratti minuti e decisi, quasi a dare corposità e volume ai soggetti con raffinati accostamenti di colore. Le figure rappresentate spiccano con carattere in un’atmosfera fortemente sensuale.

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